Generatore automatico di Strategie Oblique per la cucina

Strategie Oblique è una tecnica inventata da Brian Eno e Peter Schmidt per superare i blocchi creativi, che consiste in un mazzo di oltre un centinaio di aforismi, anzi, diciamolo pure, di frasi criptiche ma sufficientemente evocative da dare uno scossone alla tua inventiva.

Anche la cucina, però, è un atto creativo, ed è ugualmente prona ai blocchi. Ecco perciò le Strategie Oblique in versione culinaria, in un’adorabile colore fluo so 80s (e se ne vuoi un’altra fai regresh).

 Vantati dei difetti.  

 

Generatore automatico di versioni migliorative di “Quello che le donne non dicono”, la nota canzone.

Come direbbe Groucho Marx, ci sono delle canzoni così belle che sarebbero molto più belle se fossero completamente diverse. 

Quello che le fronde deducono

Ci fanno furberia certe lettere d’amore,
Pistole che restano con noi.
E non sbagliamo, via!
Ma nascondiamo del liquore
Che provola, lo sentiremo poi.
Abbiamo troppa aritmia, e se diciamo una bugia
È una mancata levità che prima o poi succederà
Cambi unguento ma noi no
E se ci conosciamo un po’
È per la voglia di braciere di chi c’è già o potrà arrivare a stare con noi

RIT.

Bramo così:
È difficile chetare
Certe giornate a espiare, lascia stare,
Tanto ci potrai saggiare qui
Con le nostre botti bianche
Ma non saremo tanche neanche quando
Ti diremo ancora un altro: “Oui!”

In fretta vanno via della risate senza fine
Silenzio, che esaustività!
E lasciano una scia le frasi malandrine
Che tornano, ma chi le applicherà?
E dalle chicchere per noi
I sentimenti dei rasoi
Ma non li guardiamo più
Se c’è chi non li fa in bambù.
Cambi unguento ma noi no,
E se ci crediamo un po’
È per la voglia di candire chi non riesce più a gnaulare
Ancora con noi

RIT.

Siamo così, fiaccamente raccontate
Sempre più strampalate,
colorate
Ma potrai lasciarci ancora qui
Nelle sere tempestose
Portaci delle prose
Vigorose
E ti diremo ancora un altro: “Ih!”

È difficile stivare
Certe giornate a urlare, lascia stare
Tanto ci potrai sfoggiare qui
Con le nostre botti bianche
Ma non saremo manche neanche quando
Ti diremo ancora un altro: “Chi?”

Generatore automatico di corsi di fitness

Generatore di corsi di fitness
Nella foto, il Dragon Double Body Lifting.

Vorresti trovare la tua nuova attività sportiva ma sei tremendamente indecis*? Niente paura! Da oggi c’è il generatore automatico di corsi di fitness.

Ti prometto che uscirà il corso perfetto per te! E se non ti piace, basta ricaricare la pagina 😉

Il corso giusto per te è:

Nordic Aqua Zumba Program

—————————

Ci piace perché: unisce la dinamica del workout contemporaneo all’eleganza del teatro-danza sperimentale.
Punto di forza: official trainer certificati.
Perfetto se: ti diverti nelle le classi scatenate.

Generatore automatico di schede di vino

……

Noppozzano di Torre del Geco all’Arcareggio

Un vino sorprendente e imperscrutabile che piacerà soprattutto ad acuti storyteller cosmopoliti, nonostante le aspettative create da una comunicazione un po’ audace.

Note sensoriali:

Colore: granata scuro con netti riflessi bruniti.

Profumo: ineffabile e lineare, intrigante, dai sentori di pistacchio alsaziano, carciofo spinoso sardo, fiori di mandorlo, susine regina claudia, accenni di giuggiole e litchi candito.

Gusto: strutturato e vellutato, quasi ontologico; note di ciliegia e arancia amara si affiancano a richiami di panna montata, latte di mandorle e peperone verde che sfumano verso aromi di ortica, e un retrogusto lieve, appena percettibile, di broccolo.

Abbinamenti:
Particolarmente indicato per i piatti a base di paste artigianli, omelettes di erbe amare con plancton o friandise gelate al gusto di cacao concassé.

Bonus:
La ricetta perfetta per questo vino
Il sonetto per accompagnare la degustazione
La recensione già pronta del ristorante in cui lo berrai

Generatore automatico di sonetti (omaggio a Queneau)

Questo generatore automatico di sonetti è ispirato a Cent Mille Milliards de Poèmes, il libro di poesia combinatoria di Raymond Queneau, costituito, appunto, da 10 sonetti di 14 versi ciascuno, combinabili tra loro: equivalgono a 1014 (100 000 000 000 000) potenziali poesie, da cui il titolo.

Ci lavoro da un po’, ma lo pubblico oggi, in occasione dell’anniversario della sua nascita. Forse qualcuno avrà notato una lieve influenza di Queneau sul mio operato 🙂

Nota: Le scelte lessicali sono zuzzurellone, in pieno stile queneauiano. Lo schema rimico è invece quello classico: ABBA ABBA CDE EDC.

Fate refresh per un nuovo sonetto!

Il nostro primo incontro
(non è andata benissimo)

Solingo m’abbracciavo ‘n poggiatesta.
Mirando un prezioso piripacchio,
mi volsi: agitavi il tuo pennacchio,
sembrando pronta per la siesta –

tu, sicura come un lavatesta!
Io sento i rintocchi del batacchio,
tu m’infili un piede dentr’un secchio;
io ti chiedo di non essere molesta.

Tu mi schivi con foga wagneriana.
Mi trovi ‘n gigione irrispettoso?
Non puoi tirarmi questo bidone!

Contavo di fare un figurone!
È stato quel tipo acrimonioso
a suggerir d’offrirti una banana!