Questo generatore automatico di sonetti è ispirato a Cent Mille Milliards de Poèmes, il libro di poesia combinatoria di Raymond Queneau, costituito, appunto, da 10 sonetti di 14 versi ciascuno, combinabili tra loro: equivalgono a 1014 (100 000 000 000 000) potenziali poesie, da cui il titolo.
Ci lavoro da un po’, ma lo pubblico oggi, in occasione dell’anniversario della sua nascita. Forse qualcuno avrà notato una lieve influenza di Queneau sul mio operato 🙂
Nota: Le scelte lessicali sono zuzzurellone, in pieno stile queneauiano. Lo schema rimico è invece quello classico: ABBA ABBA CDE EDC.
Il nostro primo incontro
(non è andata benissimo)
Avevo un brutto malditesta.
Cercando scampo in un mandracchio,
ti scorsi sillabar un palimbacchio,
ridendo raccontavi le tue gesta –
tu, buffa come scusa non richiesta!
Io sento i rintocchi del batacchio,
tu sorbisci un cocktail con risucchio;
io t’invito ad abbassar la cresta.
Aspetta, cos’è questa faccia strana?
T’appaio ‘n seduttor indecoroso?
Non è bello chiamarmi bietolone!
Credevo d’esser furbo qual pitone!
È stato il maggiordomo astioso
ad infilar al can la tua collana!
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